I luoghi della memoria

L’idea dei luoghi della memoria nasce dalla determinazione e dalla passione di savignanesi che hanno custodito e alimentato il ricordo dei loro vissuti e dalla volontà di affidarlo e diffonderlo come patrimonio prezioso da far rivivere nella consapevolezza e nei sentimenti delle generazioni future.

I luoghi prescelti sono quelli che nella memoria storica e collettiva della città rappresentano un incrocio e una saldatura fra cronache, resoconti, eventi in cui si condensano vicende ed esperienze condivise ed aspetti individuali di rilevanza intersoggettiva. Come tali risultano emblematici di altri eventi ed esperienze che hanno scandito l’eccezionale e amara vicenda della guerra e della lotta di liberazione. I raduni degli antifascisti sotto l’edera del podere della famiglia Nanni, la cisterna nell’ex Orto Spalletti quale punto clandestino di smistamento delle armi provenienti dalla costa destinate ai partigiani in montagna, costituiscono ancora luoghi fisici legati nel ricordo alla militanza e all’appartenenza politica. L’episodio del pozzo salva i fratelli riassume le infinite storie di sopportazioni, di sopraffazioni, di soprusi subiti da tante famiglie da parte degli occupanti tedeschi, così come le innumerevoli traversie di coloro che, volendo sottrarsi alla guerra, dovevano rassegnarsi ad una vita di ansie e di fughe, di inseguimenti e di catture. Nella strage della casa di Castelvecchio, poco fuori dal centro cittadino, e in quella di civili nella frazione di Fiumicino, che pure assumono l’emblematicità dell’atrocità degli episodi e della rilevanza delle vittime, si riflette lo strazio di una guerra senza risparmio di colpi sia da una parte che dall’altra, che travolgeva quanto si trovava tra i due fuochi, un città, la sua gente. Allo stesso modo la sorte di Alfredo, il bambino dilaniato per gioco da una granata, è quella di altri bambini e adulti, mutilati e uccisi dalle mine tedesche e dalle granate anglo-americane sepolte e disseminate ovunque.

Luoghi e testimonianze

Le testimonianze a cui si rifanno le citazioni dei luoghi della memoria sono di Francesco Antolini, Mario Praconi, Umberto Teodorani, Florenzo Tintoni, Eligio Trevisani, e tratte dal volume di Amedeo Montemaggi Savignano ‘44. Dal Rubicone a Bologna, Comune di Savignano sul Rubicone, 1985.

L’EDERA. Podere Nanni
LA CISTERNA. Parco Don Riccardo Cesari
IL POZZO SALVA I FRATELLI. Via della Repubblica
STRAZIO DI UNA FAMIGLIA. Via Castelvecchio
LA CASA SUL FIUME. Fiumicino
ALFREDO. Piazza Castello

Luoghi e testimonianze sono anche riportati e geolocalizzati nelle mappe.