LA CISTERNA. Parco Don Riccardo Cesari

Nel giugno 1944 partigiani e patrioti savignanesi intensificano l’attività di raccolta delle armi.
Il rifornimento di armi e munizioni ai partigiani in montagna passava per diverse vie.
Fonte preziosa di prelevamento erano i battaglioni italo-tedeschi di difesa costiera. Dalla costa a Gatteo, a Sant’Angelo, a San Mauro e da altre zone, le armi prendevano la strada dell’entroterra.

A Savignano i posti di riferimento per il transito erano le abitazioni delle famiglie Righi, Nanni, Parini, Montemaggi. Le armi erano prese in consegna da Giulio Buratti e altri antifascisti.

Uno dei nascondigli più utilizzati era il pozzo-cisterna adiacente alla casa colonica che sorgeva nell’orto Spalletti, a ridosso della Via Emilia, di fronte alla villa settecentesca. Da qui le armi proseguivano fino alla casa Nanni, dove risalivano il Rubicone fino alla montagna. 

wp_1099990