L’EDERA. Podere Nanni

All’indomani dell’8 settembre 1943, alla notizia dell’armistizio, le forze antifasciste si organizzano attraverso il Fronte Nazionale di Azione, che diverrà la primavera successiva il CLN, il Comitato di Liberazione Nazionale.

A Savignano, esponente di spicco dell’antifascismo è Dario Galeffi, il sindaco del dopo liberazione, con cui collaborano Giulio Buratti, primo Comandante del II distaccamento GAP, Gruppo Azione Patriottica di Savignano e altri antifascisti a cui si aggregano anche molti giovani.

Le riunioni del Fronte prima, del CLN poi, si tenevano nelle case di alcuni militanti in vicolo Ospedale Vecchio, a fianco della spalletta sinistra del ponte consolare, nel borgo S. Rocco e nella casa di Giulio Nanni, al termine di via Gaggio, prima della grande ansa superiore del Rubicone.

Il posto era noto come sott l’edra, sotto l’edera, per via del grande rampicante che ancora oggi si innalza sulle piante in fondo al podere, a ridosso del fiume.

Nel corso delle riunioni si esaminavano gli eventi, si discutevano le iniziative da intraprendere, si decidevano azioni di guerriglia, ma si progettava anche il futuro del paese, quello immediato e quello più lontano, per esser pronti ad affrontare i problemi della fame, delle distruzioni, del dissesto generale provocato dal passaggio del fronte.

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